Al via il nuovo EURIBOR

La grande riforma dei tassi del mercato interbancario entra nel vivo: entro fine anno debutterà la nuova versione dell’Euribor. Il nuovo metodo di calcolo, avvertono gli esperti, potrebbe incrementare la volatilità dell’indicatore cui sono agganciati milioni di mutui in tutta Europa.

Nel 2019 è destinata ad entrare in vigore la nuova versione dell’Euribor, il tasso di interesse medio delle transazioni finanziarie in Euro tra le principali banche europee.

L’Euribor, utilizzato come un indicatore del costo del denaro a breve termine, rappresenta il tasso base per calcolare interessi variabili su cui in una miriade di contratti bancari, derivati e prestiti.

Con scadenze che possono variare tra una settimana e 12 mesi, l’Euribor è l’indicatore comunemente utilizzato nel calcolo degli interessi dei mutui ipotecari a tasso variabile.

Per renderlo maggiormente conforme ai principi adottati a livello internazionale ed evitare nuovi scandali, l’European money markets institute (Emmi) ha annunciato una nuova modalità di calcolo dell’indice.

Arriva la versione “ibrida”

Attualmente l’Euribor è calcolato tramite le rilevazioni compiute da un panel di 20 banche mentre con la nuova versione “ibrida” il tasso sarà determinato attraverso gli effettivi scambi di mercato per le diverse scadenze.

In mancanza di transazioni, il calcolo sarà effettuato tramite le stime del costo della raccolta effettuata dalle banche del panel.

Per quanto riguarda le tempistiche, la nuova versione del tasso entrerà in vigore entro la fine dell’anno.

Quali conseguenze per chi ha un mutuo indicizzato all’Euribor?

Stando ai risultati dei primi test, a livello pratico non ci dovrebbero essere troppe differenze: con la nuova metodologia di calcolo lo scarto con la vecchia versione è minimo.

A livello di numeri, lo scostamento tra la nuova e la vecchia versione avrebbe fatto emergere uno “spread” compreso tra -1 e -5 punti base.

A livello legale, non dovrebbero essere necessarie modifiche ai contratti in essere: a cambiare sarà la metodologia di calcolo del dato, non la natura del tasso utilizzato.